Decreto costitutivo delle Unità Pastorali nella Diocesi di Faenza – Modigliana

1. La riscoperta della ecclesiologia di comunione dopo il Concilio Vaticano II ha avviato nella Diocesi la riflessione sulla pastorale d’unità destinata a far crescere la collaborazione fra le parrocchie, delle quali alcune sono rette da un unico presbitero, o in altri casi fanno riferimento ad una pastorale zonale per categorie o fasce d’età.

Il decremento dei presbiteri ha poi reso più urgente la riflessione circa le Unità pastorali, promossa durante l’episcopato del mio predecessore S.Ecc.za Mons. Italo Benvenuto Castellani, mettendo soprattutto le basi per una riflessione teologica e pastorale.

2. A questo scopo il Consiglio presbiterale diocesano, senato del Vescovo, ha compiuto un’ampia riflessione, che ha coinvolto i Vicariati foranei e urbano e, ultimamente, i Consigli pastorali parrocchiali, o quanto meno il gruppo dei collaboratori laici nelle parrocchie, ovviando così alla mancanza del Consiglio pastorale diocesano, che recentemente ha superato i termini di scadenza.

In questa fase è stato importante riflettere sull’evangelizzazione, principale scopo della costituzione delle Unità pastorali, e sulle ragioni teologiche, storiche e pastorali che hanno guidato tutto il progetto.

3. La maggioranza delle parrocchie ha risposto favorevolmente al progetto, salvo mettere in luce in qualche caso possibili soluzioni diverse nella composizione delle Unità pastorali; il progetto infine è stato approvato dal Consiglio presbiterale diocesano nella seduta del 7 marzo 2007. Lo stesso Consiglio presbiterale ha incoraggiato la collaborazione tra le parrocchie, auspicando il crescere della corresponsabilità tra tutti i soggetti pastorali, laici, consacrati e consacrate, ministri istituiti e di fatto, oltre ai presbiteri e diaconi.

4. Preme pure precisare che la natura dell’Unità pastorale è prettamente pastorale, nel senso che non ha una natura giuridica di nuovo ente ecclesiastico. Gli enti ecclesiastici titolari di diritti e doveri dal punto di vista canonico e civile restano le parrocchie e, per quanto di competenza, la diocesi. Ciò non toglie che gli stessi enti ecclesiastici possano essere arricchiti di modalità liberamente scelte sia nel momento dello studio e della preparazione, sia nella fase esecutiva delle iniziative pastorali, attraverso la collaborazione nelle Unità pastorali.

Tutto ciò premesso e considerato, con il presente atto

DECRETIAMO

a) Costituzione delle Unità pastorali. Sono costituite nella Diocesi di Faenza-Modigliana le seguenti Unità pastorali, composte dalle parrocchie come sotto elencate:

1 –S. Maria in Alfonsine, SS. Cuore di Gesù, S. Giuseppe in Fiumazzo, S. Lorenzo al Taglio Corelli, Madonna del Bosco, S. Maria in Rossetta

2 – S. Giuseppe Battista in Fusignano, S. Maria del Pilaro in Maiano, S. Savino in Fusignano, S. Antonio Abate in Masiera

3 – S. Agata sul Santerno, S. Martino in Villa San Martino, S. Maria Assunta in Bizzuno, S. Potito

4 – S. Apollinare in Russi,S. Pietro inVinculis di Fossolo

5 – S. Giovanni Evangelista in Granarolo, S. Giovanni Battista in Pieve Cesato, S. Maria di Mezzeno-Merlaschio, S. Andrea in Panigale,S. Maria inCassanigo

6 – S. Martino in Reda, S. Maria in Prada, SS. Salvatore in Albereto, S. Barnaba, S. Giovannino, S. Maria in Basiago, S. Stefano in Pieve Corleto, S. Margherita in Ronco

7 – S. Lorenzo in Marradi, S. Maria Nascente in Crespino, S. Jacopo a Cardeto, S. Adriano, S. Maria in Popolano, S. Martino in Gattara

8 – S. Michele Arcangelo in Brisighella, S. Cassiano, S. Stefano in Casale Pistrino, S. Maria in Poggiale, S. Pietro in Fognano, S. Giovanni Battista in Ottavo, SS. Cuore di Gesù in Zattaglia, S. Giorgio in Villa Vezzano

9 –S. Domenico in Modigliana, S. Stefano Papa nella Concattedrale di Modigliana, S. Michele Arcangelo in Tredozio, S. Pietro in Lutirano

10 – S. Lucia, S. Maria Assunta in Marzeno, S. Pietro in Scavignano, S. Margherita in Rivalta, S. Biagio in Cosina, SS. Apollinare e Mamante in Oriolo, S. Maria degli Angeli in Sarna

11 – S. Stefano in Cotignola, S. Severo in Serraglio

12 – S. Michele Arcangelo e S. Pietro Apostolo in Bagnacavallo, S. Maria in Boncellino, S. Maria Assunta in Traversara

13 – S. Apollinare in Villanova di Bagnacavallo, S. Francesco d’Assisi alle Glorie, S. Giuseppe in Villa Prati

14 – S. Maria Assunta in Solarolo, S. Maria in Casanola, S. Michele in Gaiano, S. Maria in Felisio

15 – S. Maria del Rosario in Errano, S. Apollinare in Castel Raniero, S. Rufillo,S. Giovanni Decollato della Celle

16 – S. Terenzio in Cattedrale, S. Francesco d’Assisi, SS. Ippolito e Lorenzo, S. Domenico, S. Pier Damiani in S. Maria ad nives, SS. Agostino e Margherita

17 – S. Marco, S. Giuseppe Artigiano, S. Martino in Formellino, S. Silvestro, S. Pier Laguna

18 – S. Savino, SS. Crocifisso in S. Cristina, S. Procolo alla Pieve Ponte, S. Maria della Pace, S. Pietro Apostolo inBiancanigo

19 – S. Maria Maddalena, S. Antonino

b) Struttura dell’Unità pastorale. Per rendere possibile l’avvio concreto delle Unità pastorali come sopra costituite, si provveda ad una struttura essenziale, snella ed efficiente. E’ necessario che i fedeli all’interno delle Unità pastorali si sentano coinvolti nelle dinamiche pastorali atte a favorire delle attività comuni fra le parrocchie, che dovranno pertanto cercare di essere fra loro massimamente collegate.

Ogni Unità pastorale è retta da un presbitero coordinatore, designato dal Vescovo per cinque anni; entro un mese della sua designazione, egli inviterà i parroci dell’Unità pastorale a indicare un rappresentante per parrocchia (oltre il parroco). Tutti i rappresentanti delle parrocchie con i loro parroci formeranno l’équipe dell’Unità pastorale. L’équipe nella prima riunione, convocata dal coordinatore entro due mesi dalla designazione del coordinatore stesso, dovrà scegliere il segretario dell’équipe.

Entro il mese di luglio 2007, ogni équipe si riunirà per gli adempimenti di cui sopra, e per scegliere la denominazione con cui identificare l’Unità pastorale stessa.

c) Compiti delle Unità pastorali. Al fine di facilitare la riflessione sulla effettiva opportunità di collaborare tra le varie comunità parrocchiali, per una crescita nella comunione, si presenta in appendice un elenco esemplificativo di compiti che si possono svolgere insieme.

d) Momenti unitari. Per le Unità pastorali si stabiliscono alcuni momenti unitari:

1. un’assemblea almeno biennale da fissare nelle modalità e nei contenuti e presieduta dall’Ordinario;

2. un’assemblea in occasione della Visita Pastorale del Vescovo.

e) Unità Pastorali e Vicariati.

La formazione delle Unità pastorali richiede un ripensamento anche sulla composizione e sui compiti dei Vicariati foranei e urbano. Intanto i Vicariati foranei e urbano attuali rimangono in essere con i compiti previsti dal diritto universale e diocesano, con la sola eccezione della promozione e coordinamento dell’attività pastorale comune di cui al can. 555 § 1, che vengono attribuiti alle Unità pastorali.

* * *

Disponiamo che il presente Decreto entri in vigore nella domenica di Pentecoste 27 maggio 2007

In pari data verranno designati i presbiteri coordinatori delle Unità pastorali. Parimenti disponiamo che entro il mese di giugno 2007 vengano indicati i fedeli facenti parte della équipe a norma della lettera b) del presente Decreto.

Faenza, 8 aprile 2007, Pasqua di Risurrezione

                                                                                              + Claudio Stagni, vescovo


Appendice

Si indicano di seguito alcuni ambiti pastorali, che di per sé possono essere sviluppati anche nelle singole parrocchie, tuttavia, in presenza di particolari situazioni, possono avere un efficace realizzazione a livello di Unità pastorale.

L’elenco che segue, non vuole essere esaustivo ma semplicemente esemplificativo. Nella stesura di tale elenco si sono tenuti presenti i tre ambiti dell’azione pastorale, secondo i “tria munera” di Cristo Salvatore:

  1. Cristo Profeta: l’annuncio della Parola di Dio

- formazione catechisti (oltre quella fatta in diocesi)

- catechesi degli adulti (sistematica e occasionale)

- apostolato biblico

- missioni al popolo

  1. Cristo Sacerdote: l’azione liturgica della Chiesa

- Cresime dei ragazzi

- preparazione al matrimonio

- preparazione dei genitori al battesimo dei figli

- preparazione del battesimo e delle cresime degli adulti

- coro

  1. Cristo Pastore: la guida della comunità cristiana

- pastorale giovanile

- pastorale d’ambiente (scolastica, sociale, sanitaria, es. case di riposo)

- pastorale della cultura e del tempo libero

- Caritas e volontariato

- Azione Cattolica

Sarà l’esperienza e l’attenzione alle reali situazioni che suggeriranno le concrete collaborazioni, avendo davanti in particolare l’attenzione missionaria nel proprio territorio. Le Unità pastorali, come del resto le parrocchie, esistono per evangelizzare, in una salutare sinergia che ha di mira solo la diffusione del Regno di Dio.